Introduzione
Un perfetto abbinamento tra cibo e vino fa si che nessuno dei due componenti sovrasti l’altro, come a dire che cibo e vino debbano completarsi armoniosamente.
Oggi abbiamo chiesto a Vini Perbacco (e-commerce di vini online) di raccontarci i loro preferiti!
Elenco dei criteri di abbinamento
I criteri che portano attenzione nel “costruire” il perfetto abbinamento sono in sostanza cinque.
- L’abbinamento per struttura,
- L’abbinamento stagionale,
- L’abbinamento regionale,
- L’abbinamento per similitudine,
- L’abbinamento per contrasto.
L’abbinamento per struttura
La struttura di un piatto è l’insieme degli ingredienti e dei passaggi di cottura e tecnica che il piatto stesso arriva ad avere.
Un carpaccio di manzo, una caprese o una carne cruda al coltello non è sicuramente complicato, mentre un brasato o la lepre in salmì richiedono preparazioni lunghe e molto articolate.
Al crescere della struttura del piatto occorre corrispondere uguale struttura del vino, cioè quella peculiarità che gli eno-appassionati chiamano in gergo “corpo”.
L’abbinamento stagionale
D’estate viste le temperature si è di norma propensi a mangiare cibi e piatti leggeri, mentre d’inverno più articolati e complicati con preparazioni lunghe. Così accade per la scelta dei vini, d’estate si prediligono vini bianchi e rosati, serviti freddi di facile beva e d’inverno si ricerca la struttura e la potenza olfattiva.
Ciò però non preclude il fatto che d’estate non si possano bere vini rossi “leggeri” come un Lambrusco Salamino o un Chianti giovane… oppure che d’inverno si possa ricercare un bianco strutturato ed invecchiato in cui risieda mineralità spiccata e note idrocarburiche terziarie.
L’abbinamento regionale
Chi ama muoversi e girovagare per turismo enogastronomico avrà appurato come sia felice l’abbinamento “regionale” fra piatti e vini di un determinato territorio.
Indubbiamente abbiamo ragioni storiche e culturali che rendono idilliache questi accostamenti.
Perché azzardare matrimoni inconsueti quando la tradizione ha delineato con successo il connubio enogastronomico?
Lo zampone pretende un Lambrusco, i Pizzocheri un vino Valtellinese, le trenette al pesto un bianco Ligure e così via…
L’abbinamento per similitudine
È quello che vuole sfruttare al meglio alcune caratteristiche del piatto e del vino.
Viene preso in esame quando si è alla ricerca della bottiglia giusta nel caso di piatti aromatici o speziati.
Un vino di forti sensazioni olfattive e che sia speziato si accompagnerà molto bene ad un piatto con caratteristiche analoghe.
L’abbinamento per contrasto
Come si fa a scegliere il vino ideale quando ci si trova di fronte ad un piatto ricco di acidità o con ampia grassezza? Sbagliare la scelta del vino è molto frequente, a volte si pensa che di fronte ad un piatto acidulo si debba corrispondere un vino altrettanto acidulo, invece no, è totalmente all’opposto.
Occorre applicare il criterio dell’abbinamento per contrasto, secondo cui si raggiunge l’armonia fra cibo e vino con bottiglie capaci di attenuare le caratteristiche del piatto.